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per gentile concessione del nipote dell'Artista Angelo Albergamo
per gentile concessione del nipote dell'Artista Angelo Albergamo
"Quando gli elementi reali ad un tratto prendono vita, si muovono, camminano, volano e si moltiplicano, io gioco con loro e sogno". Giulia Albergamo - 1994
Giulia Albergamo
(Favara AG, 20.11.1914 - Pordenone, 3.1. 2015)
La sua vita è stata un esempio di libertà. Vissuta a Torre del Greco (NA) fin da bambina, si era da pochi anni trasferita nella provincia friulana presso la figlia Angela scomparsa un paio di anni fa. La vita di Giulia è stato un punto di riferimento personale oltre che politico per coloro che l’hanno conosciuta e in particolare per i giovani. Compagna di Raffaele Pedone – noto militante anarchico e fondatore del Circolo Berneri a Torre del Greco e tra i responsabili della commissione di corrispondenza della FAI negli anni 1959-1961 – la loro famiglia è stata un punto di riferimento per l’anarchismo non solo campano. La loro casa era sempre aperta ai/alle compagni/e ed è stata frequentata da persone come Armando Borghi, Aurelio Chessa, Pio Turroni, Mariano Dolci, Julian Beck e molti altri in particolare anarchici spagnoli in fuga dal franchismo che Giulia e Raffaele sostenevano sia sotto il profilo economico che politico. Giulia è sempre stata fieramente anarchica anche se non militante. Ha condiviso il percorso politico del marito contraddistinto dall’amore per la libertà e del libero pensiero (insieme sono diventati atei: posizione mantenuta da Giulia fino alla fine dei suoi giorni con il rifiuto di un funerale religioso). Non rinnegarono mai la loro fede politica a costo di essere emarginati e ostracizzati, a costo di subire persecuzioni politiche ed a non veder riconosciuti i meriti della loro carriera professionale. Giulia ha vissuto in modo dirompente per l’epoca la propria libertà in particolar modo criticando la famiglia tradizionale e contestando il ruolo della donna nella società. Si relazionava con i giovani incoraggiandoli a seguire scelte di autonomia e libertà. Maestra elementare stimolava la libera espressione soprattutto tramite l’arte. A suo parere i ragazzi sono naturalmente degli artisti che lei stimolava – fin dagli anni ‘50 – alla conoscenza del mondo tramite l’esperienza diretta anche al di fuori delle aule scolastiche. Dipingeva. In collegamento con il Centro Louise Michel diede vita al collettivo femminista “Le Ribellule” con cui fece esposizioni di sue tele. I figli Antonio ed Enrico hanno frequentato la Colonia Maria Luisa Berneri, esperienza che ha lasciato tracce indelebili nella loro sensibilità segnandola in modo profondamente libertario. Anche la figlia Angela era vicina al movimento anarchico e a Cordenons – dove ha fondato il locale circolo ARCI – distribuiva “Umanità Nova”. Giulia lascia anche la figlia Carmela. Esprimo la mia personale vicinanza a questa famiglia esemplare per il movimento anarchico tutto. F.to: Un anarchico friulano
"Il Gazzettino" di Pordenone
"Araba fenice"
"Donna alata"
"Donna alata"
"Fanciulla che dorme"
"Donna alata"
"Donna alata"
Villa del Cardinale c'è "Torre In Arte"
Una città a vocazione artigiana, a caccia di se stessa. Fino al 31 marzo Torre del Greco vive il suo momento da protagonista nelle arti a torto definite minori. «Torre In Arte» è un appuntamento che si ripete da qualche anno, ambientato nelle stanze della Villa del Cardinale, la bella dimora tra mare e Vesuvio restaurata e aperta ai visitatori in via del Purgatorio. La gestione commissariale del Comune ha fatto slittare di qualche mese la rassegna, (orari 915 e 1620, ingresso gratuito, catalogo con immagini di Emilio Pinto). Chi vorrà andarci, potrà avere un' idea delle potenzialità artistiche della terza città della Campania, dotata di un antico Istituto Statale d' Arte e ora di una istituzione all' avanguardia: la Scuola Torre Artigiana Fondazione Mele, presieduta da uno dei più importanti «corallari» torresi, Basilio Liverino, che forma gli allievi a partire dalla progettazione, in ordine a una moderna concezione del design artigianale. Gli artisti e gli autori in campo fino alla Domenica di Pasqua saranno più di cento, nel settore della pittura, scultura, arte orafa e corallo e arte presepiale. In quest' ultima il centro vesuviano va affermandosi facendo da qualche anno arrivare le sue miniature anche a San Gregorio Armeno. «Locali» ma non solo. Acquarellisti dal tocco delicato come Giulia Albergamo, che ha ridato vita ai vicoli torresi, o grandi maestri dell' incisione pregiata, come Carlo Parlati, le cui opere sono nei musei privati di collezionisti d' Oltreoceano e nei caveau svizzeri: vere e proprie gemme dalle dimensioni monstre dalle quali lo scultore, che vive nella sua casalaboratorio alle pendici del Vesuvio, ha ricavato pezzi unici ispirati a soggetti mitologici ed allegorici. (st.cerv.) 24 marzo 2002. Fonte: la Repubblica.it
"Mimose"
"Autoritratto"
"Castello di Barrea"
"Alfedena"
"Anna col gatto"
"Alfedena - Colle della croce"
"Storpio"
"Rose"
"Alfedena - Scala di pietra"
"Alfedena"
"Torre del Greco - Castello Baronale"
"Abruzzo"
"Abruzzo"
"Abruzzo"
"Donna alata"
"Friuli"
"Torre del Greco"
"Torre del Greco"
"Uccello del paradiso"
"Duomo di Pordenone"
"Abruzzo"
"Ritratto di Ida"
"Ritratto di Claudio"
"Ritratto di Ida"
"Donna alata"
"Donna alata"
Villa del Cardinale c'è "Torre In Arte"
Una città a vocazione artigiana, a caccia di se stessa. Fino al 31 marzo Torre del Greco vive il suo momento da protagonista nelle arti a torto definite minori. «Torre In Arte» è un appuntamento che si ripete da qualche anno, ambientato nelle stanze della Villa del Cardinale, la bella dimora tra mare e Vesuvio restaurata e aperta ai visitatori in via del Purgatorio. La gestione commissariale del Comune ha fatto slittare di qualche mese la rassegna, (orari 915 e 1620, ingresso gratuito, catalogo con immagini di Emilio Pinto). Chi vorrà andarci, potrà avere un' idea delle potenzialità artistiche della terza città della Campania, dotata di un antico Istituto Statale d' Arte e ora di una istituzione all' avanguardia: la Scuola Torre Artigiana Fondazione Mele, presieduta da uno dei più importanti «corallari» torresi, Basilio Liverino, che forma gli allievi a partire dalla progettazione, in ordine a una moderna concezione del design artigianale. Gli artisti e gli autori in campo fino alla Domenica di Pasqua saranno più di cento, nel settore della pittura, scultura, arte orafa e corallo e arte presepiale. In quest' ultima il centro vesuviano va affermandosi facendo da qualche anno arrivare le sue miniature anche a San Gregorio Armeno. «Locali» ma non solo. Acquarellisti dal tocco delicato come Giulia Albergamo, che ha ridato vita ai vicoli torresi, o grandi maestri dell' incisione pregiata, come Carlo Parlati, le cui opere sono nei musei privati di collezionisti d' Oltreoceano e nei caveau svizzeri: vere e proprie gemme dalle dimensioni monstre dalle quali lo scultore, che vive nella sua casalaboratorio alle pendici del Vesuvio, ha ricavato pezzi unici ispirati a soggetti mitologici ed allegorici. (st.cerv.) 24 marzo 2002. Fonte: la Repubblica.it
"Mimose"
"Autoritratto"
"Castello di Barrea"
"Alfedena"
"Suonatore"
"Abruzzo"
"Alfedena - Colle della croce"
"Storpio"
"Rose"
"Alfedena - Scala di pietra"
"Alfedena"
"Torre del Greco - Castello Baronale"
"Abruzzo"
"Abruzzo"
"Donna alata"
"Friuli"
"Torre del Greco"
"Torre del Greco"
"Uccello del paradiso"
"Alberi"
"Abruzzo"
"Ritratto di Ida"
"Ritratto di Claudio"
"Ritratto di Ida"